[vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column width=”1\/2″][vc_column_text]<\/p>\n
Sono davvero tante le curiosit\u00e0 sugli asparagi che si possono trovare nel web. Una in particolare ci ha incuriositi subito e ci porta a Schrobenhausen, cittadina dalle antiche origini romane (III sec. d.C.), che ha dato i natali al celebre ritrattista Franz von Lenbach<\/a> (1836 – 1904). Questa localit\u00e0 \u00e8 particolarmente degna di nota, perch\u00e9 vi si cela una vera chicca per gli amanti degli asparagi bianchi e della buona cucina. Ci riferiamo a un museo unico nel suo genere, interamente dedicato proprio al ricercato ortaggio di cui la Germania \u00e8 il primo produttore europeo: il Museo Europeo degli Asparagi<\/strong><\/a> (Europ\u00e4isches Spargelmuseum, via Am Hofgraben 1). Inaugurato nel 1985, esso racconta tante curiosit\u00e0 sugli asparagi. Al suo interno si trovano esposti attrezzi agricoli, utensili da cucina, posate, libri, opere d\u2019arte (dipinti e porcellane) legati all\u2019asparago.<\/p>\n Il museo \u00e8 frutto della tradizione agricola del territorio di Schrobenhausen, molto fertile, che permette di coltivare asparagi bianchi di alta qualit\u00e0 (e pi\u00f9 grandi di quelli italiani), apprezzati per il sapore dolce e delicato. Proprio gli asparagi di Schrobenhausen, \u00abcomparivano spesso sulle tavole dei Reali di Baviera ed erano particolarmente apprezzati da Ludwig II, il \u201cre delle favole\u201d\u00bb e rappresentano ancora oggi una fondamentale risorsa economica.[\/vc_column_text][vc_column_text][\/vc_column_text][\/vc_column][vc_column width=”1\/2″][vc_empty_space][vc_single_image image=”677″ img_size=”full” alignment=”center” qode_css_animation=””][vc_column_text]<\/p>\n [\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_column_text]Volendo giusto dare qualche numero sulla coltivazione<\/a> dell\u2019asparago nei territori di Schrobenhausen, Landshut e Ingolstadt, \u00abdal 2013 i circa 750 produttori dell\u2019ortaggio bavarese hanno raddoppiato la superficie coltivata fino a 2.750 ettari\u00bb. Inoltre, \u00abGli asparagi sono la coltura principale dello stato federato; la resa media annua si attesta a circa 7 tonnellate per ettaro\u00bb.<\/p>\n Maggio-giugno \u00e8 il periodo consigliato per visitare Schrobenhausen, specie in occasione della sagra che vi si tiene il 18 maggio. In questo periodo si trovano tante bancarelle, dove poter acquistare gli asparagi dai coltivatori locali, e nei ristornate menu completi a base di asparagi.[\/vc_column_text][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_empty_space][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column width=”1\/2″][vc_column_text]<\/p>\n La seconda tappa alla ricerca di curiosit\u00e0 sugli asparagi ci porta\u00a0 in Francia, di cui celebre \u00e8 la variet\u00e0 bianca con punta rosata\/porpora. Si tratta di una variet\u00e0, la Belle di Argenteuil, coltivata nell\u2019\u00cele de France da circa 200 anni. Proprio in Francia e nella regione poc\u2019anzi citata infatti, c\u2019\u00e8 un caso che merita di essere menzionato: la nascita di un marchio enogastronomico legato alla reggia di Versailles<\/a> e affidato alla societ\u00e0 ‘Oh! L\u00e9gumes Oubli\u00e9s’.<\/p>\n Si sa, il covid ha causato non pochi problemi anche al settore agricolo, pur meno penalizzato di altri. Ecco allora che la notizia di settembre 2020, riportata anche dall\u2019Ansa<\/a>, potrebbe rivelarsi uno spunto nuovo per vedere l\u2019asparago come traino economico, anche per territori di eccellenza come Bassano e il Veneto.<\/p>\n L\u2019obiettivo dei promotori \u00e8 la valorizzazione dei prodotti locali di lusso. Prodotti consumati gi\u00e0 dal Re Sole Luigi XIV, e coltivati dai suoi abili giardinieri Le Notre e La Quintinye. Tra questi ci sono oltre a melanzane, fagioli, fragole, barbabietola, mele cotogne, sambuco e altri prodotti, appunto gli asparagi bianchi, amati dai francesi in piatti a base di formaggi, uova e salse o nelle cr\u00eapes. In verit\u00e0 oggi nessuno di questi prodotti, per ovvie ragioni, \u00e8 pi\u00f9 coltivato all\u2019interno della reggia.[\/vc_column_text][\/vc_column][vc_column width=”1\/2″][vc_empty_space][vc_single_image image=”678″ img_size=”full” alignment=”center” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_column_text]<\/p>\n Tre le gamme di prodotti create: \u201cJardin Royal\u201d, \u00abper i derivati di frutta e verdura\u00bb come creme da spalmare, conserve e marmellate; \u201cGourmandises de la Reine\u201d per l\u2019ambito dolciario; \u201cPlaisirs du Roi\u201d, \u00abper l’alta gastronomia, tra cui il foie gras\u00bb.<\/p>\n Si tratta, in definitiva, di un progetto ambizioso, che punta a rivaleggiare con altri prestigiosi marchi \u00abdell\u2019alta gastronomia transalpina come Fauchon o Hediard\u00bb. Un progetto gi\u00e0 lanciato a livello mondiale, dove ancora una volta – anche – l\u2019asparago \u00e8 protagonista come prodotto di alta qualita\u0300.[\/vc_column_text][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”grid” angled_section=”no” text_align=”center” background_image_as_pattern=”without_pattern” z_index=”” padding_bottom=”80″][vc_column][vc_empty_space height=”40px”][vc_column_text]<\/p>\n Prova i nostri asparagi bianchi, con una delle tante ricette<\/a> <\/strong>che trovi nel nostro sito Asparago Bassano.<\/p>\nFonte immagine: Monaco-Baviera.net<\/a><\/em><\/h6>\n
Versailles, un marchio per alimenti di lusso<\/h3>\n
Le gamme di prodotti<\/h4>\n