Gli asparagi nel mondo

Campo per la coltivazione di asparagi bianchi

Uno sguardo generale sulla produzione degli asparagi nel mondo

Negli ultimi due decenni gli asparagi sono stati sempre più richiesti, sia a livello nazionale, con ben 5 denominazioni tra Dop e Igp, sia internazionale. Sebbene i dati non siano sempre precisi, a causa di differenti modalità di calcolo, dei cambiamenti di anno in anno e altri aspetti, è possibile avere un’idea del ruolo economico degli asparagi nel mondo. Si parla nel complesso di oltre 250.000 ettari dedicati alla coltivazione dell’asparago nel 2017, per una produzione di quasi 9 mln di tonnellate (dati FAO). Anche questi dati fotografano una crescita costante e vigorosa:  «+9% per ettari coltivati rispetto al 2010 e +14% per quantità». Di seguito uno sguardo ai primi paesi produttori di asparagi nel mondo.

Cina primo produttore indiscusso di asparagi

In Cina nel 2017 il comparto ha generato da solo introiti per 2,6 mld di dollari, con un export di circa 66mila tonnellate e in costante crescita in Asia e Oceania. Nel paese del dragone cinque sono le maggiori province di produzione: «Shandong (17mila ettari), Hebei (10mila ettari), Henan (10mila ettari) Jiangsu (9mila) e Shanxi (6.500). Le quali, insieme, rappresentano circa il 58% della superficie totale». La cosa sorprendente è che in meno di dieci anni, dal 2009 al 2017, si è passati da 54mila a 93mila ettari di superficie coltivata. La produzione totale si aggira ormai sopra le 900mila tonnellate l’anno, «di cui circa il 40% viene scartata e destinata all’industria conserviera».

Molte le differenze tra nord e sud del paese, sia in termini di periodo di coltivazione (120 giorni al nord, oltre il doppio al sud), sia di resa e dimensioni dei turioni (10,5tonnellate/ettaro e 25cm al nord, contro 15tonnellate/ettaro e 40cm circa).

Anche in Cina l’uso di nuove tecnologie meccanizzate e di tunnel di plastica sotterranei si rivela fondamentale per rispondere alla crescente domanda, permettendo di anticipare la raccolta a metà gennaio e di aumentare la produzione.

Paesi produttori di asparagi nel mondo, terreni coltivati.
Fonte immagine: Freshpointmagazine.it
Varietà di asparagi bianchi e verdi. Germania

La coltivazione di asparagi in Perù

Il paese andino può contare su oltre 30mila ettari di terreni per la coltivazione dell’asparago, soprattutto della varietà di seme UC157. Sono circa 370 mila tonnellate stimate per il 2021, e anche qui c’è una chiara divisione tra nord e sud. Se nella zona di Libertad, infatti, si produce asparago bianco soprattutto «per l’industria conserviera», la zona sud del paese, attorno alla città di Ica, coltiva maggiormente asparagi verdi  «da mercato fresco». C’è da dire che l’anno migliore per il Perù è stato il 2012, al quale ha seguito in realtà un calo dovuto alla crescente scarsità di risorse idriche, alla concorrenza del Messico, terzo produttore mondiale con 20-25mila ettari di coltivazioni. Di conseguenza in Perù c’è stata la conversione di alcune aree alla coltivazione di mirtilli e avocado.

Il primo paese produttore europeo di asparagi è la Germania, con quasi 130.000 tonnellate negli ultimi anni.

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